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Digital Marketing 30 Giu 23

Storytelling e content marketing

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Lo Storytelling è una forma d’arte antica e una valida forma di espressione umana. Proprio perché il racconto è essenziale per tante forme d’arte, la parola “narrazione” è spesso usata con molte accezioni.

Con “storytelling” si intende l’arte interattiva di usare le parole e le azioni per rivelare gli elementi e le immagini di una storia stimolando l’immaginazione dell’ascoltatore. Questo concetto possiede 5 caratteristiche essenziali.



1. Lo storytelling è interazione

Lo storytelling comporta un’interazione bidirezionale tra il narratore e il suo pubblico.
Nelle forme più efficaci si può affermare che proprio l’interazione tra queste due parti modella l’evoluzione del racconto, così da creare un legame empatico diretto.

2. Lo storytelling usa le parole

Lo storytelling usa il linguaggio, che si tratti di lingua parlata o linguaggio dei segni. Proprio l’uso del linguaggio distingue lo storytelling dalla maggior parte delle forme di danza e mimo.

3. Lo storytelling si serve di azioni

Con azioni si intende la vocalizzazione, il movimento fisico o quello gestuale. Alcuni narratori utilizzano il movimento del corpo in maniera completa, per esempio, mentre altri non lo usano praticamente per niente.

4. Lo storytelling RACCONTA una storia

L’arte dello storytelling in quanto tale comporta sempre la presentazione di una storia, di una narrazione.

5. Lo storytelling stimola l’immaginazione

Nello storytelling, l’ascoltatore immagina la storia. Nel teatro tradizionale o in un film drammatico, al contrario, il pubblico si diverte nell’assistere come testimone agli eventi descritti nella storia.

Il ruolo di chi ascolta la narrazione è quello di creare attivamente le immagini multi-sensoriali, le azioni, i personaggi e gli eventi, sulla base della performance del narratore e sulle proprie esperienze passate. La storia narrata si completa nella mente di chi ascolta, diventando unica. L’ascoltatore diventa, quindi, un co-creatore della storia, così come l’ha vissuta.

Lo storytelling si applica in tantissime forme d’arte e viene usato con modalità differenti in base alla cultura di appartenenza e agli obiettivi che si vogliono raggiungere. In ogni ambito però mantiene le cinque componenti appena descritte.


Storytelling e content marketing


Se è vero che sempre di più si punta sulla qualità dei contenuti online è anche vero che sapere narrare una storia coinvolgente rappresenta un’azione di content marketing molto efficace.

A costo di sembrare troppo schematico, riporto gli elementi base da non dimenticare quando vuoi raccontare una bella storia.

  • Crea un’ambientazione.
  • Evidenzia particolari unici.
  • Suscita un conflitto emotivo nel lettore.


Se la storia che hai in mente comprende queste tre caratteristiche puoi iniziare i cinque passi del content marketing:


  1. Definisci gli obiettivi del tuo storytelling;
  2. crea i contenuti;
  3. ottimizza i contenuti in ottica SEO;
  4. distribuisci i contenuti su vari canali (video, audio, immagini, infografiche, ecc.);
  5. analizza i risultati ottenuti.


Storytelling management


La cosa bella dello storytelling è che è universale. Non vince per forza chi ha budget imponenti o team numerosi. Basta creare un legame empatico con il lettore.

A tutti piacciono le storie. A tutti piace sentire un legame emotivo con il protagonista della storia. A tutti piace condividere una storia.

La creazione di un rapporto con il tuo pubblico di riferimento aumenterà la fiducia riposta nel tuo brand, portandoti benefici sia in termini di passaparola e quindi di traffico generato sul sito e sui social media, sia in termini di vendite.

Emozione, fiducia, immedesimazione, sono ingredienti potenti che fanno la differenza quando si tratta di influenzare la scelta dell’utente finale.

Ecco perché si sta diffondendo con crescente efficacia anche in Italia (soprattutto in ambito pubblicitario) la disciplina dello Story Telling Management,  già usata con successo nelle campagne elettorali made in USA.

Su questo filone di studio i fratelli Chip e Dan Heath, nei loro libri di successo sul content marketing, individuano 6 tratti presenti in tutte le grandi idee di marketing, dai quali hanno coniato l’acronimo SUCCES (Simple, Unexpected, Concrete, Credibility, Emotion, Stories) per sottolineare come le grandi storie vadano costruite, e non siano il frutto di un genio improvvisatore. Tanto per contestualizzare l’efficacia dello “strumento Storytelling” possiamo ricordare come possa diventare una pratica di viral marketing.


Storytelling, SEO, e-commerce


Per i siti di e-commerce come per qualsiasi sito web l’obiettivo finale rimane uno soltanto: fare conversioni.
Tutte le aziende ritengono fondamentali le conversioni per valutare le azioni di marketing e copywriting.
Ma le conversioni possono essere generate solo alle giuste condizioni.

  • Il visitatore deve arrivare a fidarsi della sicurezza del sito web.
  • Il prezzo deve essere competitivo.
  • Il prodotto deve risultare attraente.
  • Le modalità di pagamento devono essere semplici.


Certo, questi sono solo alcuni dei fattori che entrano in gioco quando si inizia a parlare di conversioni, ma ho trovato che la prima impressione sia quella che conta.

Se il tuo sito non mette a proprio agio i visitatori, è probabile che nessuno comprerà.

Lo storytelling può aiutare a creare una buona prima impressione con un visitatore in modo che possa continuare a navigare sul tuo sito… e riempia il suo carrello.

Il visitatore va trattato come un amico, con il quale condividere delle belle storie, col quale iniziare un dialogo e approfondire argomenti sui quali mostra interesse.Come utilizzare oggi in modo innovativo lo storytelling a partire dai suoi elementi costitutivi?

Partendo dall’assunto che saper raccontare è un’arte molto complessa, anche le modalità di narrazione di una storia diventano una discriminante decisiva nell’era della comunicazione multimediale.
Quali sono le abilità che tracciano un solco di innovazione nel movimento dello storytelling, mantenendo intatti i suoi elementi costitutivi emozionali?

  • Usare sapientemente la potenza di un video, di una colonna sonora e di immagini;
  • Avere la capacità di scegliere o integrare questi strumenti in funzione del segmento di pubblico che si vuole rendere protagonista della storia.


Chi mastica comunicazione di mestiere trova nel marketing digitale multicanale il partner perfetto, lo strumento potente ed efficace per dialogare e relazionarsi con i consumatori, coltivando un legame sempre più personale/personalizzato.
Ecco perché, come web agency, consigliamo caldamente alle aziende clienti la cura e l’attenzione verso i Social media, le community di settore, i forum.
Non si tratta più di decidere se i fattori sociali influenzano il posizionamento del mio sito web sui motori di ricerca o mi garantiscono un ritorno dell’investimento soddisfacente.
In gioco ci sono la reputazione, la visibilità del marchio, ma anche la possibilità di confrontarsi con utenti reali che possono essere coinvolti per una crescita comune.
La condivisione sociale dunque non può essere ridotta a strategia di tendenza per farsi pubblicità sul web: i social network nascono come punti d’incontro online e – al di là della promozione del proprio business – vanno sfruttati per razionalizzare le esigenze degli utenti, trasformandole in punti di forza della nostra azienda.


Come creare un brand di successo


Uno storytelling efficace nasce dal desiderio di raggiungere un risultato chiaro e misurabile: il primo step, fondamentale, è rappresentato dallo studio e l'analisi del pubblico al quale ci rivolgiamo.
Per mantenere alta la reputazione, e nello stesso tempo sentirsi vicini alla propria audience, sono essenziali strumenti che sappiano emozionare: belle fotografie, musiche evocative, video con narrazione empatica.
Per creare un racconto vincente bisognerebbe far leva su tutti i cinque sensi, attraverso un messaggio che sappia sfruttare le sinestesie. Inoltre un’azienda che narra e valorizza il proprio passato – ovvero il proprio patrimonio aziendale, la storia delle origini, dei fondatori, dei lavoratori e dei suoi prodotti – invia un messaggio rassicrante su qualità, competenza ed esperienza.
Esempi di brand di successo ce ne sono veramente tanti: uno storico su tutti è Barilla con le sue campagne pubblicitarie e il suo slogan “Dove c’è Barilla c’è casa”, mentre tra quelli che hanno fatto capolino in questi anni c’è senza dubbio Ikea con il suo shopping experience.


Creatività, analisi e cura del proprio pubblico per comunicare in modo efficace


Oggi non basta più informare, diventa necessario narrare. In futuro, e questo vale anche nel presente, sicuramente la prima qualità più richiesta ai professionisti della comunicazione sarà quella di saper ascoltare, prendersi cura del proprio pubblico.
Dovranno essere in grado di gestire gli strumenti più adatti per essere efficaci sui progetti promozionali. Come?
Attraverso le capacità di analisi (che si tratti di un progetto online o di una campagna di marketing integrata, il comunicatore deve sapere misurare il ritorno dell’investimento e le metriche ad esso correlate).
Tramite la capacità di integrazione: si cerca una figura professionale capace di sfruttare la potenza dei canali sociali e di gestirli a seconda degli obiettivi aziendali, modificando le storie narrate in base alle tendenze del momento e ai feedback ricevuti dagli utenti.

Le qualità più ricercate nei professionisti della comunicazione sono, e saranno, l’insieme di tutti questi valori a cui non guasta mai aggiungere studi, aggiornamenti e un pizzico di curiosità e creatività.
A tutti piace ascoltare e tutti noi abbiamo una storia da raccontare. Per dare vita a un business continuo e costante è fondamentale usare la propria esperienza e immaginazione attraverso la creazione di uno storytelling strategico e potente.
È questa la nuova frontiera del marketing aziendale in cui i brand raccontano storie e i prodotti diventano storie.

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